Irlanda: vescovi, “no a qualsiasi indebolimento dell’affermazione di diritto alla vita del nascituro”

I vescovi irlandesi “si oppongono fortemente a qualsiasi indebolimento dell’affermazione del diritto alla vita del nascituro e sottolineano che la vita umana, in tutte le fasi, merita la massima protezione e cura”. È quanto si legge in un passaggio del comunicato diffuso oggi a conclusione dell’assemblea plenaria dei vescovi irlandesi che si è conclusa ieri a Maynooth. Nel comunicato i vescovi irlandesi tornano di nuovo a ribadire “il diritto alla vita del nascituro” e a discutere di come “la società dovrebbe cercare di promuovere una cultura della vita”. “Il rispetto per la sacralità di ogni vita umana dal momento del concepimento fino al momento della morte naturale – sottolinea l’episcopato irlandese – è fondamentale per il diritto di tutti i cittadini di essere trattati allo stesso modo e con dignità”. I vescovi notano come alcuni stanno chiedendo di rimuovere dalla Costituzione irlandese l’articolo in cui si afferma che lo Stato riconosce il diritto alla vita del nascituro e, nel rispetto della parità di diritto alla vita della madre, garantisce nelle sue leggi questo diritto. “La Costituzione – ricordano i vescovi – abbraccia il diritto alla vita dei bambini non ancora nati, compresi coloro che possono essere gravemente malato”. Da qui il monito dell’episcopato contro ogni tentativo di indebolimento dell’affermazione del diritto alla vita del nascituro.

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