Diocesi: mons. Solmi (Parma), su “Vita nuova”, “nel cuore la fede dei giovani”

“Per me chiedo solo sue cose: la misericordia di Dio e della Chiesa di Parma, mia sposa subito amata con tutto l’abbandono di cui sono capace”. Lo scrive il vescovo di Parma, monsignor Enrico Solmi, in occasione dell’ottavo anno della sua ordinazione episcopale (9 marzo 2008), sul settimanale diocesano “Vita nuova”. “Sono allergico ai pranzi, alle cene e ai regali – confessa il presule -. Ma ne chiedo uno ai presbiteri: celebriamo martedì prossimo il sacramento della Misericordia con i giovani, nel quarto e ultimo Martedì del Vescovo. Credetemi non è il brand che mi interessa, ma ho ficcato nel cuore, come un chiodo alla parete, la fede dei giovani e, particolarmente in questo Anno Santo, la misericordia che Dio offre loro anche nel sacramento della Penitenza”. “So – prosegue – che lo condividete con me e che il cuore cerca di battere con quello del Signore e che il mandato suo è e lo sentite vostro, o meglio, nostro. Infatti facciamo esperienza della gioia, quando ci pare di vedere che Gesù sia ‘l’Amico’ dei nostri giovani; siamo tribolati e soffriamo dispiacere, al contrario, se avvertiamo che il suo bussare resta vano”. A tutti, laici e persone consacrate, monsignor Solmi chiede “la carità di una preghiera” per le sue “intenzioni in questo Anno Santo della Misericordia. Sono tra le cose chiuse dentro al cuore, ma sono cose da vescovo, quindi, di tutti, perché, per quanto povero e peccatore, un vescovo non può essere disgiunto dalla Sposa, la sua Chiesa, anche se questa dovrebbe essere amata di più e con più intelligenza”.

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