Coldiretti: allarme sfruttamento marchi che richiamano alla criminalità organizzata

Le noccioline piccanti “Chilli Mafia” e la salsa “Sauce Mafia” in Belgio, le spezie tedesche “Palermo Mafia shooting”, la salsa piccante “Wicked Cosa Nostra” in Missouri e il vino della Napa Valley “Il Padrino”. Sono solo alcune voci della lista di prodotti agroalimentari commercializzati all’estero con nomi che richiamano gli episodi e le forme della criminalità organizzata, sfruttati per fare business a danno del vero Made in Italy. L’allarme è stato lanciato oggi dalla Coldiretti, durante l’incontro che si è tenuto a Catania per proteggere l’esportazione italiana all’estero. “Si tratta di prodotti di falso Made in Italy – ha denunciato Coldiretti – è un oltraggio all’Italia. Il marchio Mafia viene usato ‘a raffica’ nella ristorazione internazionale per fare affari come la catena di ristoranti ‘La Mafia’ diffusa in Spagna che fa mangiare i clienti sotto i murales che ritraggono i gangster più sanguinari. Su internet è possibile acquistare il libro di ricette ‘The mafia cookbook’, comprare caramelle sul portale www.candymafia.com o ricevere i consigli di mamamafiosa (www.mamamafiosa.com) con sottofondo musicale a tema”. “Si aggiungono – riferisce la Coldiretti – alla lista di chi approfitta della reputazione Made in Italy per speculare: si va dal falso vino Marsala della California alla salsa di pomodoro siciliana fatta in Svizzera, dal ‘pecorino crotonese’ fatto in Canada alla improbabile caponata prodotta negli Stati Uniti”.

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