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Papa Francesco: ai frati cappuccini, “l’umile è un gran perdonatore nel confessionale”

“La tradizione vostra è una tradizione di perdono, di dare il perdono. Tra di voi ci sono tanti bravi confessori: è perché si sentono peccatori, come il nostro fra Cristoforo. Sanno che sono grandi peccatori, e davanti alla grandezza di Dio continuamente pregano: ‘Ascolta, Signore, e perdona’. E perché sanno pregare così, sanno perdonare”. È il saluto e l’omaggio del Papa ai frati cappuccini di tutto il mondo, ai quali ha dedicato la Messa celebrata oggi nella basilica vaticana, accanto alle spoglie di San Pio da Pietrelcina e San Leopoldo Mandic. “Nella liturgia di oggi ci sono due atteggiamenti”, ha esordito Francesco: “Un atteggiamento di grandezza davanti a Dio, che si esprime nell’umiltà di Re Salomone, e un altro atteggiamento di meschinità che viene descritto dallo stesso Gesù: come facevano i dottori della legge, che tutto era preciso, lasciavano da parte la legge, ma per fare le piccole tradizioni loro”. “Quando qualcuno si dimentica la necessità che ha di perdono, lentamente si dimentica di Dio, si dimentica di chiedere perdono e non sa perdonare”, ha ammonito il Papa, che subito dopo ha esclamato: “L’umile, quello che si sente peccatore, è un gran perdonatore nel confessionale! L’altro, come questi dottori della legge che si sentono i puri, ‘i maestri’, soltanto sanno condannare”.

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