Vita: ginecologi romani, “evitare utilizzo improprio della diagnostica prenatale”

“Rapportare correttamente il livello di rischio di ogni singola gravidanza, al fine di evitare un inappropriato utilizzo della Diagnostica prenatale”. È l’impegno con cui si è concluso l’incontro annuale delle cliniche ostetrico-ginecologiche delle università romane, svoltosi ieri al Campus biomedico nell’ambito delle iniziative della Giornata per la vita. “Qualora vengano diagnosticate problematiche fetali, si ritiene fondamentale informare i genitori sul significato di questa patologia, sul trattamento del feto, ove possibile, e sull’assistenza del neonato affetto, nell’ambito di un corretto e responsabile approccio alla coppia in attesa di una nuova vita”, si legge nel documento finale, in cui gli esperti sottolineano “la necessità di investire nella ricerca e nella formazione del personale sanitario, medico e paramedico, e dei medici in formazione specialistica, nell’ambito della medicina fetale al fine di tutelare la vita come bene unico ed intangibile e offrire opzioni terapeutiche sempre più valide”. Secondo i firmatari del documento, inoltre, “è importante riconoscere la necessità di dar sempre spazio ad un attento counselling improntato all’umanità, che è tipica ed inscindibile nel ruolo del sanitario, che, in questo frangente come non mai, va ad assumere un ruolo nel processo decisionale e nel supporto della coppia”. Infine, i ginecologi romani auspicano “che si possa mettere in atto una vera forma di biopolitica dove la politica sia al servizio della verità scientifica, e non ad esigenze economiche o di qualunque atteggiamento medico difensivo”.

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