Papa Francesco: Angelus, la Chiesa deve “pescare” gli uomini con il perdono

“Questa è la logica che guida la missione di Gesù e la missione della Chiesa: andare in cerca, pescare gli uomini e le donne per restituire a tutti la piena dignità e libertà, mediante il perdono dei peccati”. Lo ha detto il Papa nell’Angelus di ieri, commentando il brano del Vangelo di Luca che racconta la chiamata dei primi discepoli di Gesù. “Questo è l’essenziale del cristianesimo: diffondere l’amore rigenerante e gratuito di Dio, con atteggiamento di accoglienza e di misericordia verso tutti, perché ognuno possa incontrare la tenerezza di Dio e avere pienezza di vita”, ha ribadito Francesco.  La fiducia di Pietro, che getta le reti fidandosi della parola di Gesù, “non viene delusa”, ha commentato il Papa, che a proposito del rapporto tra Gesù e Pietro ha fatto notare che “tale presenza ravvicinata suscita in Pietro un forte senso della propria meschinità e indegnità”. “Da un punto di vista umano, pensa che ci debba essere distanza tra il peccatore e il Santo”, ha spiegato il Papa: “In verità, proprio la sua condizione di peccatore richiede che il Signore non si allontani da lui, allo stesso modo in cui un medico non può allontanarsi da chi è malato. La risposta di Gesù a Simon Pietro è rassicurante e decisa: ‘Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini'”. “Sappiamo fidarci veramente della parola del Signore? Oppure ci lasciamo scoraggiare dai nostri fallimenti?”, ha chiesto il Papa, secondo il quale “in questo Anno Santo della Misericordia siamo chiamati a confortare quanti si sentono peccatori e indegni di fronte al Signore e abbattuti per i propri errori”.

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