Il Dio d’Israele è “un Dio vicino al suo popolo, un Dio in strada con l’uomo, un Dio desideroso di vedere il suo popolo libero dalla schiavitù e impegnato a ricostruirsi come suo popolo”. Lo ha ricordato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, celebrando questo pomeriggio nella basilica di San Pietro, presso l’Altare San Giuseppe, la Messa alla presenza delle venerate spoglie dei Santi Leopoldo Mandić e Pio da Pietrelcina. “Non ho potuto fare a meno di ripensare a quanto abbiamo vissuto in questi giorni di viaggio, attraverso l’Italia, delle venerate spoglie di Padre Leopoldo e di Padre Pio”, ha esordito il vescovo, che prendendo spunto dalla “ricchezza” delle letture del giorno ha fatto notare che “l’arca del Signore era per il popolo di Israele il segno più vicino della presenza di Javhé, il Santo” e “costituiva un richiamo vivo e costante all’Alleanza e all’impegno reciproco tra Javhé e il suo popolo”. “E il fatto che l’Arca fosse fornita, tra l’altro, di stanghe per il trasporto, il fatto che essa accompagnasse il popolo nel suo continuo nomadismo – ha commentato Galantino – raccontava della natura del Dio di Israele: un Dio vicino al suo popolo, un Dio in strada con l’uomo, un Dio desideroso di vedere il suo popolo libero dalla schiavitù e impegnato a ricostruirsi come suo popolo”.