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Bulgaria: due donne migranti decedute per il freddo al confine con la Turchia. Salvati 11 bambini

Due donne migranti sono morte di freddo nella montagna Strangia, nei pressi di Malko Tarnovo (Bulgaria sud-est), subito dopo aver attraversato il confine turco. Lo hanno reso noto ieri le autorità bulgare. Le vittime facevano parte di un gruppo di 19 migranti, di cui 11 bambini, di nazionalità ancora incerta, trovati sabato sera dalla polizia di frontiera. “Erano in stato grave, con segni visibili di ipotermia, avevano appena attraversato un fiume ed erano in mezzo alla neve di trenta centimetri”, ha raccontato il commissario Antonio Anghelov, direttore della polizia di frontiera bulgara. L’operazione di salvataggio è durata un paio di ore anche perché le auto non riuscivano ad entrare e gli agenti hanno portato i migranti in braccio a piedi. Una delle vittime ha circa 15 anni, l’altra è intorno ai 30. Nel gruppo è presente anche la zia della ragazza morta con suo figlio. Dall’ospedale di Burgas, dove sono stati trasportati i migranti, spiegano che tutti i bambini hanno superato lo stato di ipotermia e stanno bene; in rianimazione sono rimasti solo due uomini che stanno migliorando. “Avranno passato due giorni all’aperto – ha affermato il commissario Anghelov – e molto probabilmente i trafficanti li avevano lasciati a se stessi, dopo aver preso i soldi”. Alla fine di gennaio gli operatori di Save the children avevano lanciato l’allarmato per il rischio di ipotermia per i bambini sulla rotta balcanica. Nello stesso periodo, nei pressi del confine bulgaro–serbo, sono stati trovati due corpi di uomini.

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