Papa Francesco e Kirill: S.B. Sviatoslav Shevchuk (Chiesa greco-cattolica ucraina), “non mi aspetto cambiamenti specifici”

“Non mi aspetto che l’incontro di Papa Francesco con il patriarca Kirill, in programma per il 12 febbraio, porti cambiamenti specifici. Tuttavia è bene che l’incontro abbia luogo e sono contento che, finalmente, la Chiesa ortodossa russa sia giunta a capire che è necessario incontrarsi”. È quanto afferma Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, commentando l’annuncio dato ieri a Roma e a Mosca dell’incontro a Cuba del Papa con Kirill. Nel comunicato diffuso oggi in lingua inglese, Sviatoslav Shevchuk fa notare come nel corso degli anni, la Chiesa ortodossa russa ha rifiutato un tale incontro citando espressamente la Chiesa cattolica ucraina come “ostacolo al dialogo”. Ed ha commentato: “L’incontro non può essere considerato fine a se stesso piuttosto uno strumento, un mezzo necessario per un dialogo onesto e aperto. Sono pertanto molto contento che non siamo più considerati come un ostacolo e non più citati come la ragione della loro riluttanza ad  impegnarsi in tale dialogo”.

Shevchuk ricorda come l’incontro di Cuba si terrà proprio alla vigilia del 70° anniversario del “pseudo-sinodo di Leopoli” che decise forzatamente di sopprimere la Chiesa greco-cattolica ucraina costringendola alla clandestinità. “La Chiesa ortodossa russa, purtroppo, non ha ancora fino ad oggi condannato questo atto violento di coercizione perpetrato dalle autorità sovietiche. Ci auguriamo che l’incontro del Papa e del Patriarca possa creare un contesto nuovo per il movimento verso la giustizia storica”. La Chiesa greco-cattolica si attende dalla Chiesa ortodossa russa di essere riconosciuta “come Chiesa” e non come “setta”. “E’ probabile – dice Shevchuk – che durante l’incontro tra il Papa e il Patriarca si parlerà anche della situazione attuale in Ucraina. Spero che Sua Santità Papa Francesco, che ha sempre alzato la sua voce in difesa di chi soffre, diventi la voce di chi in Ucraina lavora per la coesione e l’unità del paese” e che il Patriarca Kirill “dia, come esito dell’incontro, istruzione ai fedeli della Chiesa ortodossa russa e alle autorità russe. di fermare immediatamente l’aggressione della Russia contro l’Ucraina così da arrivare ad una pace giusta”.

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