Papa Francesco: a gruppi p. Pio e Casa Sollievo sofferenza, “perdono e misericordia di Dio una scienza che dobbiamo imparare tutti i giorni”

“Il perdono e la misericordia di Dio sono una scienza, una scienza bella che dobbiamo imparare tutti i giorni”. Lo ha detto Papa Francesco a braccio, rivolgendosi questa mattina ai partecipanti, circa 80mila, all’udienza giubilare concessa in piazza san Pietro ai Gruppi di preghiera di Padre Pio provenienti da tutto il mondo – tra gli striscioni anche uno da Singapore – e agli operatori di Casa Sollievo della Sofferenza, accompagnati dell’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, monsignor Michele Castoro, che gli ha rivolto un saluto. Da ieri sera le spoglie del Santo del Gargano sono, insieme a quelle di padre Leopoldo Mandic’, esposte nella basilica di san Pietro per la traslazione temporanea a Roma (fino all’11 febbraio) voluta dal Pontefice in occasione del Giubileo. Nell’attesa del Papa, è stato proiettato il video con il discorso tenuto da Padre Pio per l’inaugurazione di Casa Sollievo della Sofferenza, il 5 maggio 1956. Sceso dalla papamobile dopo il consueto giro della piazza, Francesco ha baciato teneramente il volto di alcuni malati gravi in barella, tracciando loro sulla fronte il segno della croce. Padre Pio, ha proseguito, è stato un servitore della misericordia. Lo è stato a tempo pieno, praticando, talvolta fino allo sfinimento, ‘l’apostolato dell’ascolto’” ed “è diventato, attraverso il ministero della Confessione, una carezza vivente del Padre, che guarisce le ferite del peccato e rinfranca il cuore con la pace”. Francesco ha ricordato la capacità instancabile di accoglienza di padre Pio, che “si dissetava continuamente da Gesù Crocifisso, e così diventava un canale di misericordia”. “La sua piccola goccia è diventata un grande fiume di misericordia, che ha irrigato tanti cuori deserti e ha creato oasi di vita in molte parti del mondo”. Il Papa ha ricordato i gruppi di preghiera, definiti da san Pio “vivai di fede, focolai d’amore”, focolai, ha precisato, “di amore divino. La preghiera, infatti, è una vera e propria missione, che porta il fuoco dell’amore all’intera umanità”.

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