Papa Francesco e Kirill: metropolita Hilarion (Mosca), “mettere da parte i disaccordi interni” per salvare cristianesimo da persecuzione

“La situazione che si sta sviluppando oggi in Medio Oriente, in Nord e Centro Africa e in alcune altre regioni del mondo, nelle quali gli estremisti stanno perpetrando un vero e proprio genocidio della popolazione cristiana, richiede misure urgenti e una più stretta cooperazione tra le Chiese cristiane. Nell’attuale situazione tragica, è necessario mettere da parte i disaccordi interni e unire gli sforzi per salvare il cristianesimo nelle regioni in cui si è sottoposto alla persecuzione”. Con queste parole il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarca di Mosca, ha presentato questa mattina a Mosca ai giornalisti il viaggio del Patriarca Kirill a Cuba e il suo incontro con Papa Francesco.

moscaAnche il Metropolita Hilarion ha parlato di un incontro preparato “per un lungo periodo di tempo” ed ha ricordato come nel corso degli anni 1996-97, si svolsero “intensi negoziati” per un incontro tra il Patriarca Alessio II e Papa Giovanni Paolo II. L’incontro si sarebbe dovuto svolgere in Austria, “ma – ha aggiunto Hilarion – i negoziati sono stati fermati” a causa di una serie di problemi riguardanti “le azioni dei greco-cattolici in Ucraina e il proselitismo dei missionari cattolici nel territorio canonico del Patriarcato di Mosca”. Allo stesso tempo, “la suprema autorità della Chiesa ortodossa russa non ha mai rifiutato la possibilità stessa di un tale incontro in futuro”. “In tutti questi anni – ha quindi proseguito il numero due della Chiesa ortodossa russa -, il problema principale nei rapporti tra le due Chiese e il principale ostacolo per lo svolgimento di un incontro tra i due primati è legata alla questione degli uniati”, e cioè alla Chiesa greco-cattolica ucraina. Situazione – ha incalzato Hilarion – che si è “ulteriormente aggravata in occasione dei recenti eventi in Ucraina” a cui membri della Chiesa greco-cattolica hanno preso parte esprimendo “slogan anti-russi e russofobici”.

Il 3 febbraio scorso si è riunito a Mosca il Sacro Consiglio della Chiesa ortodossa russa e in quella occasione i vescovi hanno chiesto di “fare in questo anno 2016 tutti gli sforzi necessari” per risolvere la questione dei cristiani perseguitati e  “nonostante i rimanenti ostacoli di natura ecclesiale, è stato deciso che sarebbe stato urgente realizzare un incontro tra il Patriarca Kirill e Papa Francesco di Roma” aggiungendo che “il problema della persecuzione contro i cristiani sarà centrale in questo incontro”.

Riguardo alla sede dell’incontro il Metropolita Hilarion ha detto che il Patriarca Kirill, “fin dall’inizio, non voleva che si facesse in Europa”, dal momento che si trovano in Europa le ragioni storiche delle divisioni e dei conflitti tra cristiani. La coincidenza della data della visita del Patriarca Kirill nei paesi latino-americani con quella del Papa in visita in Messico,  è apparsa come un’opportunità . “Speriamo – ha concluso Hilarion – che si apra una nuova pagina nei rapporti tra le due Chiese”.

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