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Parlamento Ue: “genocidio” di cristiani e altre minoranze. “Necessario fermare l’Isis”

(Strasburgo) Il Parlamento europeo “ribadisce la sua risoluta condanna del cosiddetto Isis/Daesh e delle gravi violazioni dei diritti umani di cui si è reso responsabile, che equivalgono a crimini contro l’umanità”; conferma inoltre “la necessità di adottare misure affinché il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite riconosca tali violazioni come genocidio”. Sono alcuni passaggi della “risoluzione comune”, che verrà votata oggi dall’Assemblea Ue a Strasburgo. Il testo è stato presentato congiuntamente, dopo lunghe trattative e “limature”, dai seguenti gruppi politici, che rappresentano la quasi totalità dell’emiciclo: Popolari, Socialisti e democratici, Ecr, Liberaldemocratici, Verdi, Efdd. Nel testo si afferma che il Parlamento Ue “è estremamente preoccupato per gli attacchi deliberati” del “gruppo terroristico” Isis “a danno di cristiani (assiro-caldeo-siriaci, melchiti, armeni), yazidi, turcomanni, sciiti, shabak, sabei, kakai e sunniti, che non concordano con la sua interpretazione dell’islam, nell’ambito dei suoi tentativi di eliminare ogni minoranza etnica e religiosa dalle zone sotto il suo controllo”. L’Isis sta dunque “commettendo un genocidio nei confronti dei cristiani, degli yazidi e di altre minoranze etniche e religiose”; per questo “esorta ognuna delle parti contraenti della Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio”, “a impedire sul loro territorio i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità e il genocidio”.

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