Migrazioni: Elzir Izzedin (Ucoii), “l’Italia veda nello straniero una ricchezza”

“Abbiamo bisogno in Italia di una legge sulla libertà religiosa perché la legge in vigore al riguardo è ferma a quella sui culti ammessi del ’29. Abbiamo poi bisogno di un ministro dell’integrazione che non significa che l’attuale governo non si stia impegnando, ma la necessità è affrontare l’emergenza in maniera sistematica. Abbiamo bisogno di una cultura nuova che veda nello straniero qualcuno che porta ricchezza e non un diverso. Ma per tutto questo abbiamo bisogno di un impegno comune: chi entra in Italia deve studiare e imparare l’italiano così come fanno da tempo gli Stati Uniti”. Lo ha detto Elzir Izzedin, imam di Firenze e presidente Ucoii (Unione delle comunità islamiche d’Italia), intervenuto alla conferenza stampa organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, tenuta questa mattina a Roma sul tema “Migrazioni e integrazione Stati Uniti ed Italia: due modelli a confronto”. “Altro bisogno – ha continuato – è il dialogo fra religioni e comunità. Per questo è necessario un processo culturale. Il nostro Paese ringraziando Dio è accogliente, ma è importante che le paure non vengano strumentalizzate dai politici e che noi uomini e donne religiosi siamo come vigili del fuoco pronti a spegnere i fuochi dell’odio che capitano di frequente in qualsiasi contesto”. In conclusione, il rappresentante islamico ha apprezzato il progetto del corridoio umanitario realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alle Chiese evangeliche e la Tavola valdese per l’accoglienza dei profughi: “L’esempio del corridoio è il primo passo per rendere più accogliente”.

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