I festeggiamenti per il 1700° anniversario del martirio di San Biagio, patrono di Dubrovnik (Croazia), hanno raggiunto oggi il culmine con la solenne messa pontificale di fronte alla cattedrale, presieduta dall’inviato di Papa Francesco, cardinale Vinko Puljic, e concelebrata da oltre 25 vescovi della Croazia e da tutti i Balcani di fronte a numerosissimi fedeli. “Onorando San Biagio, che ha dato la sua vita per la fede, Dubrovnik e i suoi abitanti dimostrano di sapere che vale la pena vivere, testimoniare e morire per un valore così alto”, ha detto nella sua omelia il cardinale Puljic. L’inviato pontificio ha ricordato anche l’altro giubileo in corso: il 600° anniversario della legge ragusina contro il commercio degli schiavi, “fatta su iniziativa dell’allora arcivescovo di Dubrovnik, Antonio di Rieti”, e che rappresenta “uno dei primi decreti nel mondo che difendono la dignità delle persone”. “Purtroppo – ha proseguito – la schiavitù è attuale anche oggi con la tratta di persone, il maltrattamento dei migranti in fuga dalle guerre e il commercio criminale di organi”. Puljic ha toccato anche le schiavitù moderne: “L’alcool, la droga, la tecnologia e l’elettronica”, rilevando “la responsabilità dei genitori a preservarne i figli”. Dopo la messa, è partita la colorata processione religiosa con le reliquie di San Biagio, circondate dai fedeli con bandiere, vessilli e stendardi delle loro parrocchie.