Chiesa ortodossa: Kirill (patriarca di Mosca), “giovani stanno diventando più attivi nella vita della Chiesa”

“Io sento la vostra preghiera, il vostro sostegno e mi appoggio completamente sulla nostra unità nell’episcopato, sul clero e su tutti i fedeli. Questo sostegno non può essere espresso in numeri, ma si esprime nella forza spirituale che realmente aiuta il Patriarca a compiere il proprio ministero”: lo ha affermato il patriarca ortodosso Kirill nell’omelia durante la divina liturgia nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, celebrata in rendimento di grazie per i sette anni dalla sua elezione patriarcale. “È stato un tempo difficile, e non ci attendiamo un futuro facile”, ha detto Kirill. “Questi anni mi hanno insegnato una cosa che non avevo capito completamente fino all’elezione al trono patriarcale: non ci sono problemi e difficoltà che Dio non voglia aiutare a superare, se si desidera ardentemente l’aiuto di Dio”. A sostenere il patriarca di fronte alle “molte sfide”, gli organismi patriarcali e le “decisioni prese insieme, tutta la Chiesa, con la grazia Dio”. Nel corso dell’omelia anche un riferimento all’Ucraina: “Continueremo a pregare il Signore in ogni liturgia perché si fermi la guerra intestina in Ucraina”, ha ribadito Kirill “e si mantenga l’unità del popolo ucraino, e soprattutto l’unità della nostra Chiesa, perché è l’unità che tutela il nostro popolo dall’asservimento ad altre idee e ideologie”. Nel ringraziare i presenti e per tutti i messaggi ricevuti, Kirill si è rivolto in particolare ai “giovani che stanno diventando più attivi e più responsabili nella vita della Chiesa”.

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