Chiesa in Europa: Europeinfos (Comece), preoccupazione per linee politiche di Polonia e Ungheria

(Bruxelles) “Gli ideali umanitari dell’Europa e dell’occidente cristiano non potranno essere difesi da un ritorno della politica a principi etnici, ma piuttosto da una politica pubblica generosa” nei confronti dei richiedenti asilo. Così scrive Hans Schelkshorn, docente di filosofia alla facoltà teologica di Vienna, sul numero appena uscito di Europeinfos, mensile della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) dove svolge un’analisi della nuova destra ungherese del premier Viktor Orbàn, non esitando a definirla “neo-fascismo”. Altra analisi interessante, a firma di Gerhard Beestermöller, docente di etica teologica alla Luxemburg School of Religion & Society, riguarda invece il concetto di “guerra giusta” in relazione alla dichiarazione di guerra contro il terrorismo che François Holland ha pronunciato all’indomani degli attentati di Parigi. Sotto la lente inoltre, la Polonia con Jaroslaw Kaczynski, presidente del partito Diritto e giustizia che “non rispetta il principio di separazione dei poteri, comanda il presidente e il primo ministro, continua a realizzare il suo sogno di potere sovrano”, scrive Henryk Woźniakowski, presidente delle edizioni Znak. Europeinfos con questo numero, in cui si occupa anche di Europa sociale, dà avvio a una serie di riflessioni sulla crisi europea a partire dalla “frattura tra i vecchi e nuovi stati membri dell’Unione europea” (www.europe-infos.eu in francese, inglese e tedesco).

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