Partecipazione: Ornaghi (Aseri), “il suo ideale è sempre fondamentale per lo sviluppo della democrazia”

“La parola partecipazione è ormai un termine del linguaggio politico che non appartiene più ai cittadini, ma il suo ideale è sempre fondamentale per lo sviluppo della democrazia. Tutti hanno il dovere di partecipare alla cosa pubblica del nostro Paese, ma la diffusa disaffezione per la sfera della vita sociale e politica ha portato a una preoccupante crisi della democrazia partecipativa”. Con queste parole il presidente dell’Aseri (Alta Scuola di economia e relazioni internazionali) ed ex rettore dell’Università Cattolica, Lorenzo Ornaghi, è intervenuto stamane a Brescia alla tavola rotonda che ha concluso la seconda edizione della Winter School, il corso di formazione giovanile in corso in questi giorni all’Università Cattolica del Sacro Cuore del capoluogo lombardo. Nel corso dell’incontro, promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori e dal centro di ateneo per la Dottrina sociale della Cattolica, l’ex ministro dei Beni culturali si è soffermato a lungo sull’esigenza per il nostro Paese di recuperare tutte le forme partecipative, sia da un punto di vista sociale che politico. “La politica è diventata troppo autoreferenziale – ha detto Ornaghi – perché ha perso la capacità di parlare ai cittadini e ai loro bisogni. Si assiste a una ripetizione stanca di parole e concetti che hanno come effetto quello di allontanare le persone dalla partecipazione al potere e portano al proliferare dell’antipolitica”.

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