Partecipazione: mons. Gervasoni (Vigevano), necessario “l’esercizio del confronto e del dialogo”

“La partecipazione finalizzata a raggiungere uno scopo non è la stessa partecipazione che serve per vivere, perché quello che manca è il confronto con gli altri. Soltanto attraverso un impegno collettivo è possibile ripristinare un vero sistema partecipativo che sia di aiuto alla nostra società”. Lo ha detto il vescovo di Vigevano e delegato della Conferenza episcopale lombarda per i problemi sociali e la pastorale giovanile, monsignor Maurizio Gervasoni, nel corso dell’incontro di stamane a Brescia dal titolo “Che ne è della partecipazione? Idee ed esperienze ricostruttive” organizzato dal Movimento cristiano lavoratori e dal Centro di ateneo per la Dottrina sociale della Cattolica. “Nella nostra cultura – ha proseguito monsignor Gervasoni – prevale sempre più la dimensione individuale a scapito di quella collettiva, e questo è destinato ad aumentare con lo sviluppo della tecnologia. La diffusione dell’informatica, infatti, sta spingendo la maggioranza della popolazione a vivere in solitudine, privandola dell’esercizio del confronto e del dialogo. Per colpa di questo modello, che ci promette la libertà illimitata di comunicare, ci troviamo di fronte a una crisi della democrazia partecipativa che danneggia la nostra società in maniera pericolosa”.

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