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Massimo rispetto per la decisione presa in Parlamento ma la “linea educativa dell’ebraismo ortodosso si basa sulla Halakhah, la legge ebraica”, e non può essere cambiata a seconda dei segnali che arrivano dalla società. È la prima volta che il presidente dei Rabbini italiani, rav Giuseppe Momigliano, prende la parola sul via libera del Senato alle unioni civili e l’intenso dibattito che coinvolge in queste ore l’intero apparato politico oltre a opinion leader e tanta gente comune. Lo fa con un commento pubblicato questo pomeriggio su “Pagine Ebraiche”, il giornale dell’ebraismo italiano
“Prendiamo atto di questa legge – scrive Momigliano – che, con una certa fatica, si sta facendo strada nel Parlamento. In quanto cittadini italiani, non possiamo infatti sottrarci dal compito di leggere e interpretare i segnali che arrivano dalla società, dalle forze politiche, dalle istituzioni. Quindi massimo rispetto e massima attenzione alla pluralità di opinioni espresse, anche all’interno delle nostre Comunità. Però deve essere chiaro un fatto. E cioè che la linea educativa dell’ebraismo ortodosso si basa sulla Halakhah, la legge ebraica. E che questa non può essere cambiata perché forze esterne indicano un percorso diverso. Faccio un esempio: non è che se da un giorno all’altro l’adulterio viene depenalizzato, allora dobbiamo procedere a una modifica dei Dieci Comandamenti. Spero sia chiaro”.
“Il nostro compito – aggiunge il presidente dei rabbini italiani – è quello di mantenere e definire un certo tipo di impegno educativo”. Al tempo stesso, osserva Momigliano, “è importante mantenere un confronto aperto con la società nelle sue diverse anime ed espressioni”.
Halakhah è la tradizione “normativa” religiosa dell’Ebraismo, codificata in un corpo di Scritture e include la legge biblica (le 613 mitzvòt) e successive leggi talmudiche e rabbiniche, come anche tradizioni e usanze. Le unioni omosessuali dal punto di vista della legge ebraica non sono contemplate. Gli ebrei però in quanto cittadini italiani a pieno titolo ribadiscono “il loro rispetto per l’iter legislativo” e riconoscono che “c’è una parte di questo Paese che esprime questo tipo di richieste”. Però dal punto di vista “strettamente normativo”, le unioni omosessuali “non sono una strada praticabile”.