Parchi culturali ecclesiali: “dare un’anima” al turismo e mettersi in rete

“Dare un’anima alla nostra estate”: don Gionatan De Marco sintetizza così l’obiettivo del parco culturale ecclesiale “Capo di Leuca – De finibus terrae” concepito sei anni fa nella diocesi di Ugento. “Ieri – racconta presentando a Roma, presso la sede della Cei, il “parco” salentino – lo abbiamo formalmente costituito davanti al notaio”. L’estate scorsa sulle spiagge del Salento si sono concentrati 2 milioni e mezzo di turisti, ha ricordato. Di qui il tentativo di elaborare una proposta diversa unificando le iniziative promosse dalle parrocchie del territorio: 85 eventi tra musical, concerti, spettacoli, sagre “con l’attenzione che il parco restasse sempre un’esperienza di chiesa”. Evento clou il pellegrinaggio notturno fra il 13 e il 14 agosto dalla tomba di don Tonino Bello a Leuca. In cantiere anche una “Carta di Leuca” per promuovere la pace nel Mediterraneo. A Firenze è nato “Terre di Fiorenza”, progetto di parco culturale ecclesiale sviluppato “pensando di offrire a chi viene nella nostra città qualcosa di diverso, ma la ricchezza delle proposte diventa anche un limite. Il turismo di Firenze è mordi e fuggi, per questo è difficile creare una proposta diversa”, ha detto don Piero Sabatini. Di qui l’importanza di “un discorso di rete”. “Nel sussidio diocesano per il Giubileo sono stati inseriti alcuni suggerimenti parte del nostro progetto. Con l’approvazione dell’arcivescovo sarà possibile partire con il primo passo che sarà costituito dalla formazione di animatori-guide”. “Prima dell’estate presenteremo la nostra proposta. I due vescovi sono d’accordo, stiamo valutando forma giuridica e statuto”, ha detto Edio Costantini presentando il “parco” della diocesi di san Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno. Musei sistini e santuario di san Giacomo della Marca i due cardini dell’iniziativa.

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