Sicurezza sul lavoro: Amnil, dal 28 aprile un “tour” in sedia a rotelle per sensibilizzare su prevenzione infortuni

Partirà il prossimo 28 aprile il “Tour per la sicurezza sul lavoro” per promuovere la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro. L’iniziativa, presentata questa mattina a Roma,  è realizzata dalla Fondazione Anmil (Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) “Sosteniamoli subito”, con il supporto dell’Anmil e il patrocinio del Senato della Repubblica e dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci). Il presidente della Fondazione, Bruno Galvani, paraplegico dall’età di 17 anni per un infortunio sul lavoro, affronterà  una sorta di “pellegrinaggio laico” lungo un percorso che attraverserà tutta l’Italia  toccando in 51 giorni 40 “luoghi simbolo” teatro di incidenti mortali o malattie professionali: circa 4.200 km di cui 2.200 km su sedia a rotelle. Appuntamento il 28 aprile, Giornata mondiale della sicurezza sui luoghi di lavoro, a Monfalcone, città nel cui cantiere navale sono morti 85 operai per malattie legate all’esposizione all’amianto. Il Tour ad oggi ha raccolto il sostegno di molti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, tra questi: Tito Boeri, Laura Curino, Beppe Fiorello, Gad Lerner. Fino alla partenza del Tour verranno raccolte le adesioni dei Comuni toccati durante il percorso, che saranno invitati ad organizzare eventi per coinvolgere la cittadinanza e proseguirà la ricerca di nuovi “ambasciatori”, ma anche di gente comune e giovani identificati come “seguaci del Tour”. Il proprio contributo può essere espresso in un videomessaggio che sarà pubblicato sul sito ufficiale www.tourfondazioneanmil.it. “Un appello importante, dunque, ad imprenditori, aziende, lavoratori – si legge in un comunicato – e a quanti vorranno sottolineare l’importanza della sicurezza sul lavoro per una campagna fatta dai diretti interessati”. Secondo dati Inail, nel 2015 sono stati denunciati in Italia 632.665 infortuni, tra cui 1172 mortali, mentre 58.998 sono state le denunce di malattie professionali.

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