Papa Francesco: udienza, “che bello sarebbe che i potenti, gli sfruttatori” si pentissero

“Dio è più grande della malvagità e dei giochi sporchi fatti dagli esseri umani”. Ad assicurarlo è stato il Papa, che, narrando la storia della vigna di Nabot ai circa 20mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro per l’udienza del mercoledì, ha sottolineato come Dio “nella sua misericordia invia il profeta Elia per aiutare Acab a convertirsi. E il re, messo davanti al suo peccato, capisce, si umilia e chiede perdono”. “Adesso si volta pagina: Dio vede questo crimine e bussa al cuore di Acab”, ha proseguito il Papa fuori testo. “Che bello sarebbe che i potenti, gli sfruttatori di oggi, facessero lo stesso, facessero come Acab!”, ha esclamato Francesco sempre a braccio, attualizzando ancora una volta l’episodio biblico. “Il Signore accetta il suo pentimento”, ma “un innocente è stato ucciso, e la colpa commessa avrà inevitabili conseguenze”, ha commentato il Papa: “Il male compiuto lascia le sue tracce dolorose, e la storia degli uomini ne porta le ferite”.

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