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“Così finisce la storia: Nabot è morto e il re può impadronirsi della vigna”. Lo ha detto il Papa a braccio, facendo notare che quella narrata nella Bibbia “non è la storia di altri tempi, è la storia di oggi, la storia dei potenti che per avere più soldi sfruttano i poveri, sfruttano la gente”. “È la storia – ha proseguito Francesco sempre a braccio – della tratta delle persone, del lavoro schiavo, della povera gente che lavora in nero, con il minimo, per arricchire i potenti. È la storia dei politici corrotti, che vogliono più e più e più…”. “Il grande Sant’Ambrogio – ha ricordato il Papa sempre fuori testo – ha scritto in piccolo libro su questo episodio, si chiama ‘Nabot’, che è un libro di attualità, un libro molto bello e molto concreto”. “Ci farà bene leggerlo in questo tempo di Quaresima”, l’invito del Papa ai circa 20mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro.