Editoria: Fond. Ratzinger, un volume sui dieci anni dalla “Deus caritas est”. Interviene il presidente emerito Napolitano

“Il presiedere nella fede e nell’obbedienza è legato inscindibilmente al presiedere nella carità”. È la frase, riportata nella quarta di copertina, che fa da compendio al volume “Deus caritas est. Porta di Misericordia”, che riunisce gli Atti del Simposio internazionale svoltosi a Roma dal 19 al 21 novembre 2015, nel decimo anniversario della prima enciclica di Benedetto XVI. Da oggi in libreria per i tipi della Libreria editrice vaticana, il volume è curato da monsignor Markus Graulich e da don Ralph Weimann. La raccolta – si legge sul sito della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – si apre con il contributo dei cardinali Kurt Koch e Paul Josef Cordes, cui seguono interventi che approfondiscono gli insegnamenti dell’enciclica, tra i quali quelli dei cardinali Gerhard L. Müller e Angelo Scola e di monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Il volume si chiude con cinque contributi che fanno vedere la ricezione e le prospettive dell’enciclica nei diversi continenti: Africa (cardinale Robert Sarah), America Latina (monsignor Mariano Fazio), Asia (cardinale Malcom Ranjith), Europa (Justinus Pech), Stati Uniti e Australia (Romanus Cessario). Tra i contributi anche quello del presidente emerito Giorgio Napolitano, che si sofferma sulla “speciale relazione che si è stabilita tra noi negli anni, che hanno quasi coinciso, del pontificato di Benedetto XVI e della presidenza della Repubblica a me affidata”. “In astratto – scrive – potevamo pensarci molto lontani; poi, invece, ci siamo trovati molto vicini”, innanzitutto “per la generosità di Benedetto XVI”, ma anche per delle “affinità temperamentali” come “il prediligere la pacatezza, l’obiettività e riflessività”, e storico-biografiche.

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