In occasione della presentazione oggi alla Camera dei Deputati del volume “Una buona stagione per l’Italia”, curato da Francesco Gagliardi e Nicola Graziani, intellettuali e politici cattolici si interrogano sulla crisi economica, su quella della democrazia rappresentativa, sull’astensionismo, sulla fuga dei giovani dall’Italia. E’ quanto emerge dal dibattito in corso tra i rappresentanti di diverse realtà aggregative cattoliche. Per Giuseppe Elia, presidente nazionale del Meic, l’astensionismo è indice di “una sfiducia radicale della gente nei confronti dei politici e dei partiti. La classe politica è sempre più considerata inaffidabile e bisogna fare i conti anche con una crisi etica che non può essere addossata solo al mondo politico, ma riguarda un po’ tutti gli italiani”. Secondo Elia, infatti “l’associazionismo cattolico potrebbe tornare ad essere uno strumento importante per generare spazi di confronto e di elaborazione culturale e politica”. Anche il presidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico, ha indicato nell’economia uno dei punti nevralgici della riflessione odierna. “Bisogna che ripensiamo alle scelte politiche in economia non in chiave monetaristica, ma orientandoci verso una visione che sia calata davvero nella dimensione popolare”. Bottalico ha poi ricordato l’impegno delle Acli, insieme a numerose realtà associative e del non profit, per l’“Alleanza contro la povertà”, con una proposta di reddito a sostegno dei più poeri che è stata avanzata al governo del paese. Il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio, che modera il dibattito, ha ricordato l’importanza del “Bes”, il concetto di benessere equo e sostenibile che dovrebbe integrare il criterio del Pil (prodotto interno lordo) come unica misura della produzione di ricchezza di un paese.