Avrà inizio mercoledì 24 febbraio alle 17.30 al Cenacolo San Marco il secondo ciclo di incontri riguardanti l’antropologia medica organizzati dall’Istituto superiore di ricerca in medicina tradizionale e antropologia in collaborazione con l’Istess (Istituto di studi teologici e storico-sociali), inseriti nel progetto di formazione permanente dell’associazione. Ne dà notizia una nota stampa dell’Istess in cui si precisa che il tema affrontato quest’anno sarà quello del cibo. “Nell’ultimo trentennio – spiega Stefania Parisi, direttore dell’Istituto – l’interesse per un approccio antropologico alla tematica salute/malattia si è ampiamente diffuso in ambito internazionale e l’antropologia medica è divenuta una delle più importanti specializzazioni antropologiche. Il suo orizzonte si è allargato a comprendere non solo la concezione del rapporto salute/malattia ma include nel suo ambito anche l’antropologia del corpo, della sofferenza, delle emozioni e del cibo in rapporto al contesto più ampio sia ambientale che storico culturale”. Ed è proprio su questi aspetti che si concentreranno gli incontri tenuti da Mario Polia, uno dei maggiori antropologi italiani, docente presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e visiting professor presso la Pontificia Università del Perù, con la collaborazione di Leonardo Paoluzzi, medico chirurgo. “Ciò che distingue l’essere umano è la sua capacità di creare cultura – spiega Polia – e di esprimere sé stesso mediante la cultura: il concetto di ‘ánthropos’ e quello di ‘cultura’, sono inscindibili l’uno dall’altro”.