Papa in Messico: letture differenti sui media nazionali e statunitensi. “El Universal”, “più gente torna a sperare”

“Con la visita al confine il Papa fa sentire la sua voce sul tema dell’immigrazione”, titola il “New York Times” a proposito della messa che il pontefice celebra oggi a Ciudad Juárez. Il giornalista del “Times”, Jim Yardley, scrive che le parole del pontefice si inseriscono in un acceso dibattito elettorale su questo tema a livello di primarie, soprattutto in casa repubblicana. Il candidato del Grand Old Party che al momento appare meglio posizionato per ottenere la nomination, il milionario Donald Trump, ha recentemente criticato la visita di Bergoglio a Ciudad Juárez dicendo che Francesco “non capisce i pericoli di un confine poroso con il Messico”. Tra i media messicani si segnala “La Jornada” con un tagliente articolo di opinione dal titolo: “Il Papa e la laicità di stato in Messico”, in cui il giornalista Bernardo Barranco definisce “patetica” la leadership politica messicana (finora non particolarmente efficace nel curare i mali del Paese). “Si presentano tutti profumati al Palazzo nazionale e pronti a raccogliere le indicazioni del Papa”, scrive Barranco, “ma più che far loro il messaggio sembrano voler avvicinare il personaggio, scattarsi una foto, sentirsi per un momento vicini al leader religioso”. “El Universal”, invece, sottolinea quel che sta significando la visita del Papa per il popolo messicano: “Più gente torna a sperare, è quanto di meglio poteva accadere al Messico”.uelli

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