Congresso eucaristico: documento preparatorio, prima i “nuovi poveri” e l’ambiente

“Se l’Eucaristia è segno di contraddizione, tale deve essere la Chiesa in ogni campo, a cominciare dai ‘nuovi poveri’ che la società continua a produrre e poi ignora ed emargina, e che sono un segno drammatico della crisi culturale e sociale in atto”. È quanto si legge nel documento preparatorio del Congresso eucaristico nazionale, in programma a Genova dal 15 al 18 settembre. “Vi sono alcuni ambiti fondamentali – ha commentato don Franco Magnani, direttore dell’Ufficio liturgico nazionale della Cei, presentando il testo ai delegati diocesani riuniti a Roma – in cui l’Eucaristia spinge particolarmente a testimoniare, a risanare, ad annunciare pace e giustizia: i legami familiari, l’educazione, il lavoro”. Non ultimo, l’attenzione all’ambiente e a quella che Papa Francesco, nella Laudato si’, ha chiamato “ecologia integrale”, menzionata nel documento preparatorio, in cui si sottolinea come “particolarmente importante in questo ambito è riscoprire l’originaria dimensione simbolica che rende il cosmo irriducibile a sola materia o peggio ancora a materiale inerte a nostra disposizione”. A conclusione del documento, il riferimento alla città di Genova: “città carica di storia, con una ricca tradizione cristiana”, la cui forma “di grande porto aperto sul mare, approdo di generazioni di naviganti e avvio di grandi imprese marinare”, può essere letta come un’icona di ciò che la comunità ecclesiale è chiamata a essere: luogo sicuro nel quale trovare accoglienza, ma anche cantiere operoso e porta verso il largo”.

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