Convegno Bachelet: don Soddu (Caritas), “Un’alleanza contro la povertà assoluta in Italia”

“Nei confronti della povertà, i cristiani sono chiamati a orientare la propria azione primariamente verso tutti coloro che rischiano di vedere interrotti i legami sociali e negati i diritti fondamentali e con essi, la possibilità di futuro”. Lo ha affermato don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, in occasione del XXXVI Convegno Bachelet, intitolato “Ridurre le diseguaglianze: nuovi paradigmi per vivere insieme”, organizzato a Roma dall’Azione cattolica e dall’istituto “Vittorio Bachelet”. “Il nostro Paese ha registrato una fondamentale assenza di forme di contrasto effettivo ai rischi povertà soprattutto in questi anni di crisi economica – ha commentato Soddu –. I più recenti dati Istat ci dicono che la povertà assoluta, ovvero la condizione che non permette di rispondere anche ai bisogni necessari, ha smesso di crescere. Ma non è tutto a posto. Rispetto al 2007, anno in cui è iniziata la crisi, nel 2014 il numero di persone in povertà assoluta è salita dal 3,1 al 6,8%. Inoltre – ha aggiunto – la povertà ora colpisce i gruppi sociali in maniera trasversale, anche le famiglie monoreddito”.
In risposta a questa situazione, don Francesco Soddu ha ricordato che, insieme ad altri soggetti, fra cui l’Azione cattolica, le Acli, altre associazioni ed enti locali, la Caritas ha dato impulso a una “Alleanza contro la povertà in Italia”: “Come Caritas, promuoviamo l’introduzione del Reis, Reddito per l’inclusione sociale – ha spiegato Soddu – per affermare la necessità di una misura universale di contrasto alla povertà assoluta di cui l’Italia, insieme alla Grecia, è ancora priva in Europa. Per la prima volta la legga di Stabilità 2016 ha introdotto un sostegno, ma non è ancora sufficiente”. “La lotta alla povertà può essere un nuovo banco di prova per i cristiani senza narcisismi, come ci ha ricordato Papa Francesco”.

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