Papa Francesco: “se continua così, Cuba sarà la capitale dell’unità”

“Abbiamo parlato come fratelli, abbiamo lo stesso battesimo, siamo vescovi. Abbiamo parlato delle nostre Chiese e ci siamo trovati d’accordo sul fatto che l’unità si costruisce camminando”. Queste le prime parole pronunciate da Papa Francesco nel suo breve saluto alle delegazioni di Mosca e della Santa Sede subito dopo il colloquio privato con il Patriarca di Mosca durato circa due ore. I primati delle due Chiese si sono seduti al tavolo e, alla presenza delle delegazioni, hanno firmato una Dichiarazione comune che si sono poi scambiati con un abbraccio. “Abbiamo parlato chiaramente, senza mezze parole – ha detto il Papa -. Vi confesso che ho sentito la consolazione dello Spirito di questo dialogo e ringrazio per l’umiltà di Sua Santità, un’umiltà fraterna, e per il suo forte desiderio di unità. Sono venute fuori una serie di iniziative che credo siano fattibile e si potranno realizzare. Per questo voglio ringraziare Sua Santità per la sua benevola accoglienza così come i collaboratori, Sua eminenza il metropolita Hilarion e il cardinale Koch e tutta la equipe che ha lavorato per loro e per noi”. L’ultimo pensiero, il Papa lo rivolge all’isola di Cuba. “Non voglio andare via – ha detto – senza dare un sentito ringraziamento a Cuba, il grande popolo cubano, e al suo presidente qui presente. Lo ringrazio per la sua disponibilità fattiva. Se continua così, Cuba sarà la capitale dell’unità. Che tutto sia per la gloria di Dio, Padre Figlio e Spirito Santo, e per il bene del santo popolo fedele di Dio sotto il manto della Santa Madre di Dio”.

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