Paesi Bassi: Balansdigital (genitori di bambini dislessici), 40mila firme contro un provvedimento discriminatorio

Balansdigital, associazione olandese dei genitori di bambini dislessici, ha consegnato ieri al sottosegretario all’istruzione Sander Dekker le 40mila firme raccolte in dieci giorni per protestare contro la comunicazione, datata 29 gennaio, riguardo la decisione del Comitato ministeriale per gli esami di non autorizzare più gli studenti dislessici all’utilizzo del correttore automatico negli esami finali delle scuole superiori. Nelle prove in cui è prevista una valutazione sull’ortografia “tutti devono essere valutati allo stesso modo”, sosteneva il comitato, tanto più che la prova ortografica incide per meno del 5% sulla valutazione finale negli istituti professionali e meno del 10% in tutti gli altri e che “anche il controllo ortografico del pc sbaglia”. Ai dislessici che avessero scelto il correttore all’esame, non sarebbe stato computato il punteggio così ottenuto. A causa delle forti reazioni scatenate, il sottosegretario Dekker ha chiesto il 5 febbraio scorso al Comitato ministeriale di “rinviare questa decisione di un anno”. Ma Balansdigital ha reagito sostenendo che “gli studenti con dislessia così non sono ancora presi sul serio. Hanno bisogno di sapere che ora e in futuro possono utilizzare il correttore ortografico all’esame senza che vengano penalizzati sul punteggio”, perché “senza di esso sarebbero svantaggiati dalla loro disabilità”. Il comitato ministeriale ha comunicato proprio ieri la revoca della decisione, informando però della propria intenzione di “indagare sul modo in cui l’ortografia possa essere meglio valutata in sede d’esame, con particolare attenzione agli studenti dislessici”.

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