Giornata del malato: Delle Foglie (Sir), “grati al Papa di lanciare la parola misericordia in spazio pubblico”

“Dobbiamo ringraziare Papa Francesco per il suo essere politicamente scorretto, nel lanciare senza paracadute (incurante perciò delle conseguenze) la parola misericordia nello spazio pubblico e nel discorso pubblico. Non a livello italiano o della Chiesa di Roma, ma a livello internazionale, mediante l’indizione dell’Anno Santo della Misericordia da viversi a livello decentrato e perciò in ogni luogo pur lontanissimo in cui i cristiani fanno vita di comunità, e poi facendone il cuore di ogni discorso pubblico e messaggio. Come è nel caso del Messaggio per la Giornata del malato o della Giornata delle comunicazioni sociali che mi riguarda direttamente come operatore della comunicazione”. Così ha affermato il direttore dell’agenzia Sir (Servizio informazione religiosa), Domenico Delle Foglie, intervenuto alla tavola rotonda in corso al Policlinico “A.Gemelli” in occasione della Giornata mondiale del malato. Nel corso del confronto al Policlinico, medici, volontari e religiosi hanno posto delle domande ai relatori, come ad esempio raccontare la sofferenza e il concetto di misericordia attraverso la comunicazione. “Non ero pronto ad affrontare la malattia nella mia vita – ha detto il direttore Delle Foglie, parlando della sua esperienza -. Nessuno di noi lo è. A maggior ragione in un mondo dove la morte e la malattia sono state esorcizzate. Io non vedo altro modo se non imparare da chi è più bravo di noi a stare accanto al malato”. “Oggi – ha proseguito – c’è un deficit nel raccontare la misericordia fra i comunicatori, sottolineato anche dal Papa, perché semplicemente noi comunicatori non cerchiamo la misericordia. Ma se la misericordia entrasse nel cuore degli uomini come metro di giudizio della società, saremmo costretti a fare una comunicazione non aggressiva, non giudicante, ma misericordiosa. Sono sicuro valga la pena di fare questa comunicazione nuova”.

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