“Soltanto aiutando a comprendere i fenomeni della contemporaneità mediale, l’Aiart potrà concretizzare la propria missione: affermare, nel campo della comunicazione, la dignità e i diritti delle persone, della famiglia e dei più giovani”. Lo dichiara Massimiliano Padula, nuovo presidente nazionale dell’Associazione di telespettatori cattolici nata nel 1954. Padula è convinto che “tracciare un percorso efficace di tutela dell’utente mediale debba partire da una rieducazione dello stesso utente in termini di sensibilità comunicativa”, perché “gli spazi del web hanno fagocitato e rimodulato i contenuti mediali tradizionali offrendo nuove prospettive di senso che vanno certamente decodificate”. Per questo motivo, spiega il neo presidente, “è necessario imparare i linguaggi e le sfumature della cultura digitale”. “Il futuro dell’Aiart – aggiunge – sarà caratterizzato proprio da questo percorso di rieducazione alla visione in termini di una formazione permanente che coinvolgerà non soltanto i soci dell’Associazione, ma tutti quegli interlocutori con cui Aiart è in contatto: le famiglie, la scuola, le comunità ecclesiali, gli educatori, l’università”.