Cardinale Betori: al card. Ernest Simoni, “oggi a pregare con noi c’è un martire della fede”

“Oggi a pregare con noi c’è un martire della fede in Cristo Gesù”. È il saluto del cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, al cardinale Ernest Simoni, chiamato a presiedere nella cattedrale di Firenze la Messa dell’Immacolata. “Quando il Papa crea nuovi cardinali – ha ricordato Betori a proposito della ‘berretta’ assegnata al sacerdote vittima per 37 anni della persecuzione comunista di Enver Hocha – impone loro la berretta rossa pronunciando queste parole: ‘Ricevete la berretta rossa come segno della dignità del cardinalato, a significare che dovete essere pronti a comportarvi con fortezza, fino all’effusione del sangue, per l’incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio e per la libertà e la diffusione della Santa Romana Chiesa’”. “Sono parole che per don Ernest non rappresentano una promessa per il futuro, ma il riassunto di tutta la sua vita”, il commento dell’arcivescovo di Firenze: “Egli è ben degno di rivestire la sacra porpora per aver condiviso la sorte di tanti martiri nel dono di sé per la fede”.”Lo sentiamo un po’ anche nostro, don Ernest – ha proseguito Betori rivolgendosi direttamente al nuovo cardinale –  dal momento che ha scelto di soggiornare spesso nella nostra città e ha voluto esprimere il suo legame con noi inserendo nel suo stemma cardinalizio anche il giglio di Firenze”. “Sappia, eminenza, che anche i fiorentini le vogliono bene”, ha proseguito il porporato: “Siamo infatti lieti di avere tra noi un così insigne testimone di Cristo, che con la sua presenza ci ricorda il prezioso dono che è la fede in Gesù e ci spinge a essere fedeli alla sua Parola. Preghi per questa città, eminenza, e per questa Chiesa, che tanto bisogno ha di riscoprire le proprie radici di fede e di renderle capaci di generare frutti di carità e di speranza”.

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