Papa Francesco: Te Deum, “creare una cultura dell’incontro”

“Il presepe ci invita a fare nostra la logica divina”: “Una logica non centrata sul privilegio, sulle concessioni, sui favoritismi; si tratta della logica dell’incontro, della vicinanza e della prossimità”. Lo ha ricordato Papa Francesco presiedendo oggi pomeriggio, nella basilica di San Pietro, i Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio con il tradizionale “Te Deum” di fine anno e la benedizione eucaristica a conclusione del rito. “Il presepe – ha aggiunto Francesco – ci invita ad abbandonare la logica delle eccezioni per gli uni ed esclusioni per gli altri. Dio viene Egli stesso a rompere la catena del privilegio che genera sempre esclusione, per inaugurare la carezza della compassione che genera l’inclusione, che fa splendere in ogni persona la dignità per la quale è stata creata. Un bambino in fasce ci mostra la potenza di Dio che interpella come dono, come offerta, come fermento e opportunità per creare una cultura dell’incontro”. In precedenza il Papa ha rimarcato come “in Cristo Dio non si è mascherato da uomo, si è fatto uomo e ha condiviso in tutto la nostra condizione. Lungi dall’essere chiuso in uno stato di idea o di essenza astratta, ha voluto essere vicino a tutti quelli che si sentono perduti, mortificati, feriti, scoraggiati, sconsolati e intimiditi. Vicino a tutti quelli che nella loro carne portano il peso della lontananza e della solitudine, affinché il peccato, la vergogna, le ferite, lo sconforto, l’esclusione non abbiano l’ultima parola nella vita dei suoi figli”.

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