Papa Francesco: serve “conversione istituzionale e personale” per una “strategia di rinnovamento e speranza”

Per avviare una “strategia di rinnovamento e speranza” ci vuole “una conversione istituzionale e personale; un cambiamento del cuore che conferisce il primato alle più profonde espressioni della nostra comune umanità, delle nostre culture, delle nostre convinzioni religiose e delle nostre tradizioni”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo in udienza i membri del Fortune-Time Global Forum ha fatto notare che “il nostro mondo oggi è segnato da grande inquietudine. La disuguaglianza tra i popoli continua a crescere e molte comunità sono direttamente colpite dalla guerra e dalla povertà o dalla partenza forzata di migranti e profughi”. “La gente vuole far sentire la propria voce ed esprimere le proprie preoccupazioni e paure”, ha ammonito Francesco: “Vuole dare il proprio legittimo contributo alle comunità locali e alla più vasta società, e beneficiare delle risorse e dello sviluppo troppo spesso riservati a pochi”. Tutto ciò, “mentre può creare conflitti e mettere a nudo le molte sofferenze del nostro mondo, ci permette anche di capire che stiamo vivendo un momento di speranza”, la tesi del Papa, “perché quando riconosciamo finalmente il male in mezzo a noi, possiamo cercare di sanarlo applicando la giusta cura”.

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