Diocesi: Taranto, un concorso nelle scuole per scoprire la figura di monsignor Guglielmo Motolese

Un concorso nelle scuole per scoprire la figura di monsignor Guglielmo Motolese, arcivescovo illuminato che ha guidato la diocesi di Taranto per buona parte del Novecento. A lui si devono, per citare alcuni esempi, la costruzione di decine di edifici di culto, la nascita della Cittadella della Carità, sorta per accogliere anziani indigenti, l’edificazione del seminario diocesano minore e l’attenzione lungimirante ai mezzi di comunicazione sociale con il primo settimanale diocesano prodotto negli anni ’60 ed una radio comunitaria negli anni ’90. La Fondazione Cittadella della Carità in questa ottava edizione del concorso ha erogato borse di studio per tremila euro ai primi tre classificati nelle sezioni elaborato scritto e prodotto multimediale. Mille euro sono andati ai giovani del seminario minore. Un appuntamento rivolto alle quarte e quinte degli istituti secondari cittadini per soffermarsi e riflettere sulle caratteristiche socio-economiche del capoluogo ionico tra presente e passato, inquadrandole all’interno della vita e delle opere di Motolese. La traccia scelta dall’arcivescovo della diocesi di Taranto, monsignor Filippo Santoro, riguardava due tratti salienti dell’operato del suo predecessore: coesione sociale e accoglienza. A vincere il primo premio per lo scritto tradizionale, Ilaria Donzella del liceo classico Ferraris-Quinto Ennio, per quello multimediale, Mariachiara D’Elia del liceo Aristosseno. “La risposta dei ragazzi delle nostre scuole è stata sorprendente. Io ho visto i risultati molto positivi. Monsignor Motolese – ha spiegato Santoro – aveva l’obiettivo del rilancio della nostra città attraverso iniziative concrete e la coesione tra le varie forze che collaborano per il bene di Taranto. Questi ragazzi hanno dimostrato sensibilità nel raccogliere la sua lezione”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy