Detenuti: Ferrara, dal flash mob “Pope is pop” un forte messaggio di integrazione

Sono stati 70 i detenuti della Casa circondariale maschile “Costantino Satta” di Ferrara che, nei giorni scorsi, hanno dato vita ad un flash mob in onore di Papa Francesco. Un’iniziativa che, si legge in una nota, “sta lanciando un forte messaggio sulla possibilità dell’integrazione”. Infatti, i protagonisti sono stati “cattolici, musulmani, ortodossi, atei provenienti da tutto il mondo (Sud America, Africa, Europa, Asia), uniti in nome di un Papa che ha la grande capacità di aggregare, di dare la speranza che si possa convivere sotto lo stesso tetto, quello del mondo, nonostante le diversità culturali e di credo religioso”. Tutti hanno ballato sulle note di “Pope is pop” di Igor Nogarotto, un’inedita canzone funky che lo stesso autore definisce una “preghiera laica multietnica”. E se un detenuto musulmano sottolinea che “Papa Francesco ha aperto le sue braccia anche a noi carcerati, anche se non siamo cattolici”, gli organizzatori fanno notare che “attraverso questa rappresentazione i detenuti hanno manifestato la loro voglia di riscatto, di potersi ricostruire una vita e hanno testimoniato che anche loro, grazie al lavoro trattamentale e pedagogico che la casa vircondariale attua nei loro confronti (con studio, lavoro, attività socializzanti), una volta pagato il loro ‘debito’, potranno rientrare nella società ed esserne parte attiva e sana”.

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