Natale 2016: mons. Cetoloni (Grosseto), “dà fecondità alla nostra vita ed è generatore di bene”

“Il Natale dà fecondità alla nostra vita, se abbiamo un briciolo di tempo e la grazia di ri-accorgercene sentendo salire dal cuore gli stessi sentimenti. Diventa poi generatore di bene, se i sentimenti suscitati prendono corpo in gesti di accoglienza, di carne, da figli ed eredi di Dio”. Lo afferma il vescovo di Grosseto, monsignor Rodolfo Cetoloni, nel messaggio natalizio stampato in 10mila copie e distribuito nelle parrocchie e nei luoghi di aggregazione culturale cittadini. “Ogni povertà morale o materiale, ogni persona – prosegue il vescovo – diventa spazio con cui Lui ci chiama per farsi accogliere, amare, custodire”. “Lo si può intuire quando si aiuta qualcuno a trovare la sua dignità, il suo posto, il suo permesso di restare”, osserva Cetoloni, rilevando che così “si può arrivare a riconoscerlo fratello, sorella, figlio”. Contemplando il presepe dipinto da Venturino Venturi – e che è esposto nell’atrio del palazzo vescovile – mons. Cetoloni sottolinea che “Natale è anche questo andare confuso verso di lui. Insieme”. “Tra quei personaggi – aggiunge – ci siamo anche noi, c’è il mondo, i deboli e i forti, i ricchi e i poveri, i bianchi e i neri, i richiedenti asilo e i profughi. E insieme le persone della porta accanto o i familiari”. “Grazie Dio di questo tuo Natale con noi anche quest’anno”, conclude Cetoloni. “Forse lo vediamo un po’ ‘sgarrupato’ come le figure del vecchio pittore, ma è sempre pieno di vita, di persone, di poveri e di canti, di stelle e di animali: tutto ancora una volta si muove verso il tuo Figlio che è nato per noi”.

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