Natale 2016: mons. Ghirelli (Imola), “non è importante godere di una vita comoda, ma avere il cuore buono e essere umili”

“Cerchiamo la semplicità, non è molto lontana dai nostri appartamenti, dalle nostre strade, dalle nostre periferie”: quelle periferie “che non dovrebbero più esistere, tanto è vero che le abbiamo già cancellate mentalmente”. È quanto afferma il vescovo di Imola, monsignor Tommaso Ghirelli, nel messaggio scritto in occasione delle festività natalizie. L’augurio di mons. Ghirelli è che tutti – bambini, anziani, giovani, uomini e donne – abbiano “un cuore sensibile, per udire il canto degli angeli come lo udirono i pastori nella notte in cui a Betlemme nacque Gesù” e diventino “semplici come i pastori”. “La cosa più importante – ammonisce il vescovo – non è godere di una vita comoda, di una posizione sociale distinta, ma avere il cuore buono ed essere umili, giusti, pronti a dare più che a prendere”. “Valorizziamo soprattutto i bambini, che nella loro innocenza e imperfezione hanno molto da insegnare a noi adulti”, l’invito di mons. Ghirelli che augura a sindaci e autorità “di non illudere nessuno, di accettare la realtà e di governare con saggezza, restando vicino alla gente comune ed evitando di trasformarsi in uomini di affari”.
“Qualche volta si ha l’impressione di restare soli, di non essere compresi”, riconosce il vescovo, rilevando però che “quello è il momento di rientrare in se stessi per ascoltare la voce di Dio nella propria coscienza e nell’insegnamento sociale della Chiesa”. “Le cose veramente importanti nella vita sono sempre le stesse – prosegue -, mentre tutte le altre, proprio perché accessorie, sono intercambiabili”. “Proviamo a distinguere le une dalle altre e diventeremo saggi, cioè capaci di vivere insieme anche se non la pensiamo tutti allo stesso modo, anche se non siamo degli stinchi di santo”, conclude Ghirelli.

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