Eurobarometro: scarsa fiducia nell’Ue, ancora meno nelle istituzioni politiche nazionali

(Bruxelles) Secondo il sondaggio effettuato da Eurobarometro intervistando 32mila cittadini europei, i cui risultati sono stati resi noti oggi, “a livello nazionale, i principali motivi di apprensione sono la disoccupazione (31%) e l’immigrazione (26%). Segue, al terzo posto, la situazione economica (19%). Per quanto riguarda la questione della migrazione, “il 69% degli europei è a favore di una politica europea comune in materia e il 61% ha un atteggiamento positivo sulla migrazione di cittadini provenienti da altri Stati membri dell’Ue. Per contro, il 56% assume un atteggiamento negativo di fronte all’immigrazione di cittadini da Paesi esterni alla Ue”. Il sostegno all’euro è leggermente aumentato: 58% nell’Ue, 70% nella zona euro. Per quanto riguarda gli investimenti all’interno dell’Unione, il 56% dei cittadini europei concorda sul fatto che occorrerebbe usare il denaro pubblico per promuovere gli investimenti del settore privato a livello dell’Ue. Ancora: “Continuando con la tendenza positiva osservata dal sondaggio della primavera 2016, la fiducia nell’Ue è aumentata e ha raggiunto il 36% (+ 3 punti). Anche la fiducia nei confronti dei parlamenti e dei governi nazionali è aumentata, ma rimane al di sotto di fiducia nell’Ue”. Ciò significa che la maggioranza dei cittadini europei non nutre fiducia nelle istituzioni comunitarie e ancor meno in quelle nazionali.
D’altro canto “il trattato di Roma è considerato un evento positivo nella storia d’Europa dal 69% degli europei. Questo parere è condiviso dalla maggioranza in tutti gli Stati membri”. Rispetto al futuro dell’Europa, “due terzi degli europei considerano l’Ue come un luogo di stabilità in un mondo in difficoltà”. Il 60% degli europei ritiene invece “che il progetto europeo offra una prospettiva di futuro per i giovani europei”. L’82% dei cittadini europei concorda sul fatto che un’economia di libero mercato dovrebbe andare di pari passo con un elevato livello di protezione sociale.

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