Vescovi toscani: “Vicini a terremotati, migranti, a dolori e ansie del presente”

“Un pensiero accorato di bene e di solidarietà” per le comunità colpite dal terremoto in Centro Italia viene espresso dai vescovi toscani in una lettera in occasione del Natale, resa nota oggi, centrata in particolare sull’accoglienza dei richiedenti asilo e profughi. Nella premessa i vescovi ricordano la necessità, per la Chiesa, di “condividere i dolori e le ansie del tempo presente”. “Abbiamo pianto insieme le molte vittime e la devastazione di quei luoghi impastati di storia e di spiritualità millenaria – scrivono -. La Chiesa ha saputo stringersi nel dolore con le comunità colpite e ha intrapreso una silenzioso percorso di accompagnamento che si esprime in gesti concreti di solidarietà, volti alla ricostruzione dei luoghi e a ristabilire le condizioni perché quelle comunità possano tornare ad abitare le loro terre”. I vescovi ricordano anche tutti coloro che nel mondo “sono colpiti dal lutto, dalla malattia e dalle difficoltà economiche”, “le vittime dei conflitti, specialmente nel Medio Oriente, il popolo martoriato della Siria e coloro che, in ogni luogo, soffrono dell’insicurezza e della violenza”. Voler centrare la lettera sul tema dell’accoglienza, precisano, è dovuto ad una “sfida epocale, che di fatto, sta cambiando il volto delle nostre comunità”, mentre “molti anche fra i credenti sono disorientati e spaventati e serpeggia in modo diffuso la tentazione della chiusura e dell’erigere muri”. “In questo quadro complesso – affermano – si erge profetica la voce del Papa ed i suoi reiterati, accorati appelli ad aprire i cuori e le porte, a ospitare lo straniero”.

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