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Ucraina: aperte 255 comunità religiose dell’Ugcc nei paesi dell’Europa occidentale

(Bratislava) – Grazie a una coordinata collaborazione tra i fedeli, i patriarchi e i membri del clero nell’Europa occidentale, 255 comunità religiose della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc) sono state aperte sino ad oggi, 173 delle quali sono affidate alle cure di sacerdoti. “Il fenomeno migratorio verso l’Europa continentale è diventato una grande sfida; è visto da alcuni come una minaccia e da altri come un’opportunità. La luce della fede ci spinge a vedere ogni persona inviata a noi dal Signore prima di tutto come un figlio di Dio creato a sua immagine e somiglianza. Sono convinto che solo questo approccio teologico può aiutarci a trovare risposte alle domande su dove e in che direzione dobbiamo muoverci nel servizio pastorale offerto ai migranti cattolici orientali in Europa”, ha dichiarato il vescovo Joseph Milian, responsabile del Dipartimento per la pastorale dei migranti, aggiungendo che l’Ugcc continua a lavorare sodo per fornire servizi pastorali a tutti i suoi fedeli nei loro Paesi di residenza. Secondo il prelato, i migranti ucraini stanno generando una nuova diaspora ucraina in Europa e stanno diventando sempre più coscienti del bisogno di sviluppare la propria identità ecclesiale attraverso la partecipazione attiva ai sacramenti della Chiesa. “Dobbiamo creare le condizioni necessarie per assicurare che siano debitamente seguiti attraverso il nostro servizio al patrimonio spirituale e culturale del popolo”, ha concluso mons. Milian.

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