Premio bontà S. Antonio: Padova, al via il concorso. Mons. Galantino, “misericordia antidoto all’indifferenza”

Sono già in viaggio i “bustoni” destinati alle scuole primarie e secondarie di I e di II grado d’Italia con il bando di concorso per partecipare alla 43esima edizione del Premio nazionale della bontà Sant’Antonio di Padova, promosso dall’omonima Arciconfraternita, che quest’anno prende spunto dalle parole di Papa Francesco “Il virus dell’indifferenza ci fa chiudere occhi e cuore di fronte ai bisogni di chi ci sta accanto”. Gli alunni che parteciperanno sono chiamati ad esprimersi attraverso la narrativa, il disegno e il multimediale sul tema che, osserva monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei che concede il patrocinio all’iniziativa, “ha il pregio di rivolgersi direttamente alla coscienza dei ragazzi, suscitando la loro testimonianza, a favore dei valori autentici e provocandoli a rendere ragione delle loro scelte”. Papa Francesco, prosegue Galantino, “ricorda che ‘le opere di misericordia sono l’antidoto contro il virus dell’indifferenza’”. “Il Premio – che verrà assegnato il 20 e il 21 maggio 2017 a Padova – ogni anno ci apre una finestra inattesa su un mondo fatto di persone buone e su ragazzi che guardano al futuro con speranza ed entusiasmo”, commenta il priore dell’Arciconfraternita Leonardo Di Ascenzo, spiegando che il concorso ha lo scopo di far riflettere i giovani su temi di “vita buona”.
Apprezzamento anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, secondo il quale i ragazzi “hanno la possibilità di comunicare il loro pensiero e la loro partecipazione attiva alla vita sociale e civile del Paese, combattendo l’indifferenza nel mondo, un virus che non ha confini”. Sono stati ad oggi oltre 30mila i partecipanti.

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