Giornali Fisc: “La Vita Cattolica” (Cremona) compie 100 anni. Mons. Viganò (Santa Sede), “approccio multimediale”

“Approccio multimediale” e “superare l’autoreferenzialità”: sono due “suggerimenti” che mons. Dario Viganò, Prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, ha trasmesso intervenendo oggi a Cremona in occasione delle celebrazioni per i 100 anni del settimanale diocesano “La Vita Cattolica”. “Il settimanale diocesano nel tempo di internet”, il titolo della relazione di Viganò, che ha preso le mosse da un excursus storico, per poi portarsi sugli scenari odierni entro i quali si colloca la comunicazione e, nello specifico, l’informazione diocesana. “La Vita Cattolica” è il nome assunto ufficialmente dal giornale diocesano nel 1926, che in realtà era apparso la prima volta il 23 dicembre 1916, con la testata “La Voce dei Giovani”, nato dall’iniziativa dei giovani di Azione cattolica. Mons. Viganò ha ricostruito le tappe dello sviluppo informativo del ‘900 e nel nuovo secolo, per poi segnalare i fenomeni attuali con cui anche “La Vita Cattolica” deve misurarsi. “Oggi – ha osservato – è difficile pensare alla società da una parte e i media dall’altra così come è complesso distinguere dispositivi mediali da quelli non mediali. Oggi si parla di umanità mediale, i media siamo noi”.
La forte convergenza verso il digitale pone nuove sfide: “Non è in crisi il racconto e il poter raccontare un territorio e una Chiesa locale; ciò che è in crisi, nel senso che deve cambiare, è il sistema di produzione delle notizie”, che richiede appunto un “approccio multimediale”. Inoltre, è necessario “uscire dall’autoreferenzialità”, “per cercare di capire le domande degli uomini e delle donne che camminano per le strade del mondo. Occorre saper ascoltare i loro bisogni, le loro domande, per poter essere un riferimento utile e sicuro nella lettura della realtà del proprio territorio e della propria diocesi”.

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