Disabili: Lega del Filo d’Oro, molto spesso è l’ambiente di vita a condizionare l’inclusione sociale delle persone con minorazioni sensoriali

La Lega del Filo d’Oro celebra la 23° Giornata internazionale delle persone con disabilità “per ricordare la situazione, le problematiche e i diritti delle persone con disabilità come nel caso delle oltre 189mila persone sordocieche che molto spesso vivono una condizione difficile e di isolamento perché affette anche da altre minorazioni di tipo motorio, intellettivo o neurologico. Ci sono poi 1 milione e 700mila persone con disabilità alla vista o all’udito, di cui oltre 9.850 sono minori iscritti alle scuole primarie o secondarie. È per questo che la Lega del Filo d’Oro ha voluto ricordare in questa giornata “il diritto delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, a poter partecipare attivamente alla vita sociale”: in base infatti allo Studio condotto dall’Istat per la Lega del Filo d’Oro “nel 2015 risulta che per l’86,7% degli adulti sordociechi rappresenta un problema insormontabile anche solo uscire di casa, utilizzare i mezzi di trasporto (88% dei casi) o accedere agli edifici pubblici (85%) tra cui ospedali, scuole. Inoltre, il 66,5% delle persone con problemi alla vista e all’udito dichiara di aver difficoltà anche a incontrare amici e parenti, mentre il 78,7% non riesce ad occuparsi dei propri interessi o a partecipare ad eventi culturali”. “In occasione di questa Giornata – afferma il segretario generale della Lega del Filo d’Oro, Rossano Bartoli – vogliamo sottolineare il diritto all’inclusione nella società delle persone con disabilità che potrebbe essere agevolata grazie ad interventi, servizi e ausili che consentirebbero loro di sperimentare condizioni di vita migliori e maggiore livello di partecipazione sociale. E’ stato infatti ampiamente dimostrato che molto spesso è l’ambiente di vita a condizionare l’inclusione sociale delle persone con minorazioni sensoriali, e questo dovrebbe spingere le istituzioni ad intervenire ad esempio, a partire dalla piena attuazione della legge 107/2010, che riconosce la sordocecità come una disabilità unica e specifica, come già stabilito dal 2004 in sede europea”.

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