Congresso studenti internazionali: pastorale “li accompagni personalmente”. Importante scambio tra giovani di religioni diverse

La necessità di una pastorale “che accompagni personalmente gli studenti universitari, li metta al centro delle attività proposte, li faccia ideatori e promotori di nuove iniziative, senza tralasciare il fruttuoso scambio tra giovani che appartengono a diverso credo religioso”. E’ quanto emerso dal IV Congresso mondiale di pastorale per gli studenti internazionali, promosso a Roma dal 28 novembre al 2 dicembre dal Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti. All’incontro, su “Evangelii Gaudium di Papa Francesco e sfide morali nel mondo intellettuale degli studenti internazionali verso una società più sana”, hanno partecipato 130 persone provenienti da 36 Paesi dei cinque continenti, tra cui 30 giovani che stanno vivendo l’esperienza di studiare in un Paese diverso dal loro. Esperti del settore, cappellani degli istituti universitari e operatori pastorali a confronto. Protagonisti degli incontri, si legge in un comunicato, “sono stati i giovani intervenuti con le loro testimonianze, stimolando riflessioni e offrendo animate discussioni nelle tavole rotonde”. Momento culminante l’udienza con Papa Francesco che li ha spronati a portare con gioia l’annuncio del Vangelo senza spaventarsi di fronte alle sfide e ha esortato accompagnatori e insegnanti a formare in modo etico le nuove generazioni. Il Santo Padre ha raccomandato alle comunità locali una maggiore sollecitudine verso il mondo giovanile studentesco, affermando che “è doloroso che giovani preparati siano indotti ad abbandonare il proprio Paese perché mancano adeguate possibilità di inserimento”.

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