(Bruxelles) “Gli ultimi 12 mesi hanno fatto suonare più di un campanello d’allarme per chiunque creda nel progetto europeo. L’anno che volge al termine sarà ricordato per i tragici attentati terroristici, la sfida della migrazione, il voto a favore della Brexit e l’ascesa di movimenti populisti ed euroscettici”. Lo afferma Markku Markkula, presidente del Comitato europeo delle Regioni (CdR), in vista del 2017. “Troppi sono i cittadini ai quali l’Ue non offre le soluzioni migliori per risolvere i loro problemi. L’Unione ha un impatto positivo sulla vita dei cittadini, che però non si avverte, né si vede. Come reagire a questa crisi di fiducia?”. Markkula offre alcune indicazioni: “In primo luogo, i cittadini chiedono, giustamente, maggiori posti di lavoro e una crescita sostenibile a lungo termine, ed è per questo che dobbiamo privilegiare la costruzione di un’Europa più competitiva e creatrice di occupazione, ma ciò richiede investimenti di qualità ancor maggiori”. In secondo luogo, “continueremo a rafforzare la cooperazione del CdR con le altre istituzioni dell’Ue e a impegnarci per migliorare la qualità delle normative”, nella linea del legiferare di meno, ma meglio. “In terzo luogo, dobbiamo colmare il divario tra Bruxelles e la vita reale dei 500 milioni di cittadini europei. Dobbiamo cooperare e creare insieme una nuova narrazione per l’Europa. In quanto leader locali e regionali, dobbiamo comunicare in maniera più convincente, nei nostri Paesi di origine, ciò che facciamo e perché lo facciamo”.