Natale 2016: mons. Fiorini Morosini (Reggio Calabria), “superare il buonismo verbale”

“A Natale noi cristiani ci sentiamo incoraggiati a vivere e guardiamo con speranza al di là di ogni sofferenza e dolore, perché sappiamo che Dio sta sempre accanto a noi e soffre con noi, condividendo ogni nostro dolore e difficoltà”. A scriverlo è l’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, nel messaggio natalizio alla diocesi. Il presule, quest’anno, vuole “superare il consueto buonismo verbale così diffuso in questi giorni, che precedono la festa del Natale. Metto da parte il buonismo per richiamare tutti alla verità del Natale, che stiamo smarrendo”. Il Natale per i cristiani è “la memoria dell’Incarnazione del Figlio di Dio fatto uomo. Un mistero – sottolinea – straordinario che ha messo in relazione diretta Dio e l’uomo, la condizione divina e quella umana, nel senso che Dio partecipa della nostra dimensione umana, anche delle condizioni più tragiche, e l’uomo viene elevato alla dignità di figlio di Dio”. Un evento che ha “distrutto la solitudine dell’uomo, ne ha cancellato la disperazione, ha riacceso per lui le luci della speranza e della vita”. Per mons. Morosini, a Natale “noi cristiani ci sentiamo incoraggiati a vivere e guardiamo con speranza al di là di ogni sofferenza e dolore, perché sappiamo che Dio sta sempre accanto a noi e soffre con noi, condividendo ogni nostro dolore e difficoltà”. Il pensiero del presule va a chi soffre per malattia, vecchiaia, solitudine, dissapori familiari, perdita o mancanza di lavoro, lontananza dai nuclei familiari, ai detenuti e agli immigrati: “Siate felici anche voi mediante quell’abbraccio che vi diamo in nome di un Dio che si è fatto bambino per stare accanto a noi”.

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