Diocesi: mons. Tisi (Trento), “appello a “una politica che progetti non ‘per’ i giovani ma ‘con’ i giovani”, vero faro dell’autonomia”

“Se le Dolomiti sono patrimonio dell’umanità perché non le donne e gli uomini di questa terra?”. È partito da questa provocazione l’intervento dell’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, ieri pomeriggio in Consiglio provinciale, su invito della Presidenza. All’emiciclo monsignor Tisi ha rivolto un forte invito a considerare la precarietà come un’opportunità, arrivando all’elogio del limite, “quand’esso – ha precisato – si traduce nella percezione che da soli non ce la possiamo fare”. Nel governare un territorio “non c’è alternativa – ha aggiunto – all’incontro con le persone lì dove esse vivono, operano, progettano, sognano”. Quindi un riferimento alla sfida della convivenza nella provocazione dei migranti e un nuovo, accorato appello a “una politica che progetti non ‘per’ i giovani ma ‘con’ i giovani”, vero faro dell’autonomia. “La disuguaglianza – ha concluso – non aspetta la politica”.

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